Si può fare il pieno di vento e sole?

Le energie rinnovabili svolgono un ruolo importante per l’approvvigionamento energetico a impatto climatico zero. L’integrazione di queste fonti energetiche nel sistema di approvvigionamento elettrico costituisce tuttavia una sfida sotto molti aspetti.

Autrice: Silvia Zuber


L’impiego di energie rinnovabili comporta un progressivo decentramento della produzione di energia. Inoltre, non tutte le regioni godono di pari condizioni per quanto riguarda la produzione di energia da fonti rinnovabili. C’è bisogno quindi di un’infrastruttura adeguata per il trasporto di elettricità.

Un’altra sfida è rappresentata dalle fluttuazioni naturali a cui è soggetta la produzione di energia. In caso di bisogno, l’energia eolica e idrica o il fotovoltaico non sempre forniscono quantitativi sufficienti di energia elettrica, o non al momento opportuno.

Se tuttavia si potesse immagazzinare l’energia in eccesso per lunghi periodi e in grandi quantità, sarebbe possibile sfruttare in modo proficuo le variazioni d’intensità delle energie rinnovabili. La cosiddetta tecnologia Power-to-X rappresenta un approccio estremamente promettente per lo stoccaggio di energia. Inoltre supporterebbe il cosiddetto accoppiamento settoriale, che consente di creare effetti sinergici tra la fornitura di elettricità e di calore e il settore dei trasporti.


Il principio fondamentale

Il termine «Power-to-X» si riferisce alle tecnologie che utilizzano l’elettricità in eccesso per scindere l’acqua in idrogeno e ossigeno. A seconda dell’applicazione finale, l’idrogeno può essere utilizzato direttamente o per produrre altri vettori energetici. In altri termini, se l’energia eolica, solare o idraulica producono elettricità in eccesso, essa viene utilizzata per produrre ad esempio gas, calore o carburante. Risorse come queste possono essere immagazzinate per lunghi periodi e poi convertite, se necessario, in altri prodotti finali.

Una tecnologia con potenziale futuro

I processi Power-to-X possono contribuire alla decarbonizzazione dei sistemi energetici. Inoltre, grazie al loro impiego si potrebbe ridurre la quota di materie prime fossili nei settori dei trasporti, della circolazione e della chimica. Tuttavia, i processi Power-to-X sono tuttora molto costosi e nella maggior parte dei casi non ancora implementabili sul piano industriale. Servono soluzioni innovative ed economicamente sostenibili per immagazzinare, distribuire e convertire i prodotti intermedi in modo efficiente. Non appena disponibili, le tecnologie Power-to-X potranno supportare anche il cosiddetto accoppiamento flessibile dei settori, ovvero l’interconnessione tra i settori energia elettrica, calore e mobilità, ancora oggi in gran parte separati.


Autrice

Silvia Zuber
Silvia Zuber

Senior Communication Manager


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