«I sistemi e i processi hanno funzionato correttamente»

Autrice: Stephanie Bos


Nel primo pomeriggio dell'8 gennaio 2021 nella rete interconnessa europea la frequenza di rete per un breve intervallo di tempo si è ridotta a 49,745 Hertz a causa di una suddivisione della rete. La causa è stato uno scatto di una sbarra di distribuzione da 400 kV nella sottostazione di Ernestinovo in Croazia, che ha provocato una cascata di scatti di ulteriori linee in Croazia, Ungheria, Bosnia-Erzegovina e Serbia e ha quindi comportato una divisione della rete dell'Europa sud-orientale. I gestori delle reti di trasmissione europei, in stretta collaborazione, hanno stabilizzato la rete, riuscendo a risincronizzarla dopo un'ora. Il 26 febbraio l'ENTSO-E ha pubblicato un rapporto intermedio al riguardo che descrive lo stato del sistema durante l'evento e il processo di sincronizzazione. Nell'intervista Markus Imhof, Head of Balancing & Scheduling, spiega qual è stato il ruolo di Swissgrid in questo evento.

Markus Imhof

Head of Balancing & Scheduling di Swissgrid

I media hanno parlato di un quasi blackout. Quanto era veramente seria la situazione l'8 gennaio 2021?

In linea di principio si può dire che la rete svizzera di trasmissione è una delle più stabili e sicure al mondo. Anche la stretta sinergia con la rete europea – la Svizzera ha 41 linee transfrontaliere – contribuisce a questa stabilità: quanto più stretti sono i collegamenti di una rete, tanto minori sono gli effetti sulla sua stabilità qualora un nodo dovesse interrompersi. Questi incidenti sono molto rari. Quando tuttavia si verifica una perturbazione di ampia portata, tutti ne sono interessati, e la Svizzera non può considerarsi distaccata dall'intera rete di trasmissione europea. Swissgrid intrattiene pertanto una stretta collaborazione con i gestori delle reti di trasmissione europei. Ci si esercita insieme nella gestione dei casi di perturbazione ed esistono rispettive procedure per il ripristino della frequenza di rete di 50 Hertz.

L’8 gennaio 2021 i sistemi e i processi hanno funzionato correttamente ed evitato pertanto ulteriori ripercussioni della perturbazione. Grazie alla reazione automatica e alle misure coordinate dei gestori delle reti di trasmissione è stato possibile ripristinare molto rapidamente il normale funzionamento.

Nella rete interconnessa europea Swissgrid ricopre un ruolo importante come Coordination Center South.

 
Qual è stata la reazione di Swissgrid in questa situazione?

La rete ad altissima tensione svizzera è interconnessa molto strettamente con la rete di trasmissione europea. Pertanto anche Swissgrid ha constatato lo scostamento di frequenza.

Nel ruolo di Coordination Center South, Swissgrid, insieme ad Amprion nel ruolo di Coordination Center North, ha avviato immediatamente mediante teleconferenza il necessario coordinamento per il ripristino del normale funzionamento, lavorando in stretta collaborazione con gli altri gestori delle reti di trasmissione europei per la stabilizzazione della rete.

Concretamente, cosa significa questo?

Nella rete interconnessa europea Swissgrid ricopre un ruolo importante come Coordination Center South. Monitora la frequenza della rete ad altissima tensione europea insieme ad Amprion, che rappresenta il Coordination Center North. Swissgrid e Amprion sono i custodi del tempo di rete. La responsabilità spetta a Swissgrid nei mesi pari e ad Amprion nei mesi dispari. Il tempo di rete è un importante indicatore che rivela se l'energia presente nella rete interconnessa è eccessiva o carente, ovvero se viene rispettato l'equilibrio tra produzione e consumo. In caso di scostamenti del tempo di rete il Coordination Center responsabile avvia delle procedure predefinite per individuare l'errore e ripristinare uno stato sicuro della rete oppure modifica la frequenza nominale affinché le centrali elettriche operino più rapidamente o più lentamente affinché la frequenza di rete concordi nuovamente con il tempo giusto. L'ultimo grande scostamento del tempo di rete è avvenuto nel gennaio 2018, quando gli orologi dei forni hanno registrato un ritardo di oltre sei minuti.

In un caso di perturbazione come quella verificatasi l'8 gennaio, Swissgrid è responsabile dell'avvio, coordinamento e monitoraggio delle procedure predisposte insieme con i partner meridionali, come ad esempio Francia, Spagna, Portogallo, Italia, ma anche con i Paesi balcanici fino alla Turchia.

Quali sono gli strumenti a disposizione degli operatori delle reti di trasmissione per garantire la stabilità della rete di trasmissione europea?

Swissgrid e gli altri operatori delle reti di trasmissione europei per la stabilizzazione della frequenza di rete mantengono anche in modo permanente dell'energia, la cosiddetta potenza di regolazione, che consente di riequilibrare oscillazioni impreviste nella produzione, ad esempio in caso di guasto di una grande centrale elettrica o nel consumo. Nell'intera rete europea sono installate delle sicurezze automatiche per la stabilizzazione della frequenza di rete. Quando si scende al di sotto di limiti definiti della frequenza di rete, determinati carichi stabiliti in precedenza vengono separati di continuo automaticamente dalla rete fino al ripristino dell'equilibrio tra produzione e consumo.

Gli operatori delle reti di trasmissione sono preparati alle perturbazioni nella rete. Per la rete interconnessa europea esistono procedure già predisposte e rodate che consentono di ridurre al minimo gli effetti dei guasti di sistema e in particolare di evitare e compensare grandi scostamenti di frequenza. Esistono procedure rodate per la stabilizzazione.

La Svizzera, che è fortemente interconnessa, dipende dalle condizioni degli Stati vicini. Senza un accordo sull'energia elettrica con l'UE la capacità d'importazione dall'UE e la disponibilità di esportare dell'UE sono compromesse.

 
La collaborazione internazionale svolge un ruolo importante per la stabilità della rete. Perché questo?

La rete svizzera di trasmissione è collegata con l'estero in 41 postazioni. Essa è pertanto parte integrante della rete interconnessa europea continentale. Lo scambio di energia consente di superare impasse energetiche in singoli Paesi e di evitare sovraccarichi. Grazie a questa cooperazione internazionale si possono compensare le interruzioni della produzione di centrali elettriche o le sovrapproduzioni.

La Svizzera, che è fortemente interconnessa, dipende dalle condizioni degli Stati vicini. Senza un accordo sull'energia elettrica con l'UE la capacità d'importazione dall'UE e la disponibilità di esportare dell'UE sono compromesse. Grazie alla stretta collaborazione con i partner europei, la Svizzera è riuscita finora a compensare le interruzioni della produzione di centrali elettriche o la sovrapproduzione. Tuttavia, l'attuazione del terzo pacchetto di direttive dell'UE e del Clean Energy Package porterà presumibilmente a un accrescimento di flussi imprevisti e a una riduzione della capacità d'importazione della Svizzera, il che ha effetti negativi sulla sicurezza del sistema della Svizzera e dell'Europa. C'è da aspettarsi una forte intensificazione delle sfide da qui al 2025.



Autrice

Stephanie Bos
Stephanie Bos

Communication Manager


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