Accordo sull'energia elettrica

Cosa succede dopo lo stop alla trattativa con l’UE sull'accordo quadro?

Autore: Kaspar Haffner


Il 26 maggio 2021 il Consiglio Federale ha annunciato la sua decisione di non firmare l'accordo istituzionale con l'UE. Tuttavia, intende ancora continuare sulla via bilaterale. Dal 2014 l'UE ha reso l’accordo quadro, la cui portata sarebbe andata ben oltre l'accordo sull'energia elettrica, un requisito obbligatorio per la conclusione di un accordo sull'elettricità.

Swissgrid è dispiaciuta che l'accordo sull'energia elettrica con l'UE sia colpito da questa decisione. Per quanto riguarda la rete di trasmissione, i problemi e i rischi esistenti rimangono. Trovare delle soluzioni è dunque necessario.

La rete di trasmissione svizzera è collegata ai Paesi limitrofi in 41 punti (linee transfrontaliere). Questo stretto collegamento la rende parte integrante e centrale della rete interconnessa dell'Europa continentale. Questa stretta interconnessione contribuisce anche alla sicurezza dell'approvvigionamento elettrico: lo scambio transfrontaliero di energia permette di superare le congestioni sulla rete elettrica nei singoli paesi.

I problemi e i rischi esistenti rimangono.

 
Mentre l'UE sta sviluppando da anni il mercato interno dell'elettricità, la Svizzera è attualmente esclusa dagli organi europei pertinenti e non ha voce in capitolo nei processi decisionali. Questo ha un impatto negativo sulla stabilità della rete e sulla sicurezza dell'approvvigionamento. Dopo tutto, la stabilità della rete europea interconnessa si basa sul principio che tutti i partecipanti possano giocare secondo le stesse regole.

La mancanza di coinvolgimento nei processi di coordinamento europeo ha un impatto negativo sul funzionamento della rete. I flussi di carico non previsti, e che che attraversano la Svizzera, mettono sempre più in pericolo la stabilità della rete. Per questo Swissgrid deve utilizzare l'elettricità (soprattutto quella idroelettrica) per stabilizzare la rete. Con un accordo sull'elettricità, Swissgrid sarebbe inclusa nei calcoli dei suoi partner europei e avrebbe informazioni in anticipo riguardo ai flussi di elettricità attraverso la Svizzera.

Inoltre, si riduce la capacità di importare energia elettrica. Già oggi la Svizzera è particolarmente dipendente dalle importazioni soprattutto nei mesi invernali. Questo aspetto mette in pericolo la sicurezza dell'approvvigionamento in Svizzera.

Swissgrid presume che le sfide per garantire la sicurezza della rete nazionale aumenteranno significativamente da qui al 2025. A causa dell'elevato grado di interconnessione della rete di trasmissione svizzera, l'ulteriore ottimizzazione dell'accoppiamento dei mercati basato sul flusso (regola del 70%; attuazione entro la fine del 2025) nell'UE, così come la sua espansione geografica verso l'Europa dell'Est, rappresenterà probabilmente una grande sfida nei prossimi anni. Questo perché è probabile che questi sviluppi portino ad un aumento dei già considerevoli flussi non pianificati attraverso la Svizzera e ad una potenziale riduzione della capacità d'importazione della Svizzera. Il sostegno politico è necessario per risolvere queste sfide.

In futuro Swissgrid continuerà a utilizzare tutti i mezzi e le possibilità per garantire la stabilità della rete ad altissima tensione svizzera e lavorerà per assicurare la sicurezza dell'approvvigionamento elettrico della Svizzera.


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Kaspar Haffner

Communication Manager


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