| Comunicato stampa

Le linee ad altissima tensione della Vallemaggia verranno ammodernate

Con il progetto di rete «All’Acqua – Vallemaggia – Magadino» Swissgrid vuole ammodernare e potenziare le linee elettriche ad altissima tensione esistenti riducendone allo stesso tempo l’impatto su territorio e ambiente. L’Ufficio federale dell’energia (UFE) presenta il corridoio di pianificazione definito con il gruppo d’accompagnamento.

Le linee elettriche ad altissima tensione della Vallemaggia hanno più di 50 anni e sono prossime alla fine del loro ciclo di vita. Concepite e costruite negli anni sessanta, non sono più in grado di rispondere alle esigenze odierne di popolazione e economia. In alcuni periodi dell’anno le centrali idroelettriche della Vallemaggia devono limitare la produzione di quasi un terzo a causa dell'insufficiente capacità sulle linee di trasporto. Nel contesto energetico attuale, una tale limitazione della produzione di energia rinnovabile non è più sostenibile a medio-lungo termine e non è compatibile con gli obiettivi della Strategia energetica 2050 della Confederazione.

Parallelamente, nel corso dell’ultimo decennio, è emersa la necessità di ottimizzare i tracciati delle linee esistenti per ridurne l’impatto su territorio e ambiente. È in questo contesto che nasce il progetto di rete «All’Acqua – Vallemaggia – Magadino».

Il risultato di un’attenta ponderazione

Il progetto prevede un nuovo doppio collegamento a 220 kV dalla nuova sottostazione «Rotondo» di All’Acqua fino a quella di Magadino. I progetti per la costruzione di nuove linee ad altissima tensione a 220/380 kV devono di norma essere inseriti nel Piano settoriale Elettrodotti (PSE). L’Ufficio federale dell’energia (UFE), ossia l’autorità che presiede e coordina tale procedura, ha istituito un gruppo d’accompagnamento che lo ha consigliato e sostenuto nella ricerca di un cosiddetto «corridoio di pianificazione», ovvero di un’area geografica adatta in cui verrà sviluppato il progetto di costruzione della linea e la tecnologia da utilizzare (linea in cavo o linea aerea).

Il corridoio proposto si estende per circa 66 km lungo la Vallemaggia, dalla nuova sottostazione «Rotondo» in Val Bedretto fino a quella di Magadino ed è il risultato di un’attenta ponderazione di numerosi interessi pubblici, quali gli aspetti legati alla protezione dell’ambiente, le esigenze e la pianificazione territoriali, la sicurezza e l’economicità dell’approvvigionamento elettrico. La scelta in merito alla tecnologia del futuro elettrodotto prevede di trasportare l’energia grazie a cavi interrati per un totale di oltre 30 km.

Ad oggi nessun altro progetto in Svizzera prevede così tanti chilometri di tratte in cavo. A causa delle loro caratteristiche tecniche, i cavi interrati generano un aumento della tensione maggiore rispetto alle linee aeree. Ciò ha un impatto sulla stabilità e sulla disponibilità dell’intera rete di trasmissione, di cui Swissgrid deve tener conto nella progettazione e nella gestione della stessa.

A favore di paesaggio e natura

Una volta costruito il nuovo elettrodotto e completati gli altri progetti nella regione, in particolare il progetto di rete Airolo – Lavorgo, sarà possibile rimuovere oltre 70 km di linee elettriche, sgravando così i paesaggi pregiati che oggi ne sono attraversati. Sono pianificati miglioramenti nella Valle Bedretto, presso il Cristallina e nelle aree Alpe Zaria e Campolungo, entrambe inserite nell’inventario federale dei paesaggi, siti e monumenti naturali. Il corridoio proposto prevede pure l’aggiramento delle faggete di Lodano, Soladino e Busai, inserite nella lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO.

Sono previsti inoltre sgravi anche per gli abitati: tra Cavergno e Lodano e nella discesa verso il piano in prossimità di Riazzino, l’elettricità verrà trasportata grazie a cavi sotterranei, mentre tra Lodano e Avegno i tralicci non attraverseranno più il piano ma verranno spostati sul versante destro della valle. La linea che oggi percorre la valle Lavizzara potrà essere completamente smantellata grazie alla costruzione di un nuovo cunicolo scavato nella montagna.

Prossimi passi

Per il corridoio proposto verrà avviata il 2 ottobre prossimo la procedura di consultazione e partecipazione. Nell’ambito della stessa, autorità e privati possono prendere posizione sulla soluzione proposta dall’UFE e sostenuta dal gruppo di accompagnamento. La decisione finale sul corridoio e sulla tecnologia da utilizzare (linea aerea o cavo interrato) verrà presa dal Consiglio federale ed è attesa per la primavera del 2024.

Dialogo con la popolazione

In vista dell’imminente inizio della procedura di consultazione, Swissgrid e l’UFE organizzano una serata informativa il 18 settembre prossimo alle ore 20 presso l’Istituto scolastico Bassa Vallemaggia di Aurigeno, allo scopo di illustrare il corridoio proposto ad autorità, associazioni e privati. Per la popolazione del comune di Bedretto verrà organizzato un incontro separato il 19 settembre alle ore 20:00 nella sala comunale a Villa Bedretto.

Gruppo di accompagnamento e procedura

Per riconoscere tempestivamente eventuali conflitti nell’ambito della pianificazione settoriale ed eliminarli di comune intesa, l’UFE garantisce un coinvolgimento tempestivo delle autorità federali e cantonali interessate nonché di almeno un’organizzazione di protezione dell’ambiente attiva a livello nazionale. A questo scopo, l’UFE istituisce un cosiddetto «gruppo di accompagnamento», in cui siedono le autorità e organizzazioni preposte e Swissgrid. Il gruppo di accompagnamento verifica la documentazione e le proposte di corridoio e formula una raccomandazione all’attenzione dell’UFE.


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